Ritrovata un’opera storicizzata del 1974 del maestro Giorgio Rastelli. Acquistata da Loris Zanrei CEO di Magnolia Arte, e’ stata restaurata dallo scultore piacentino

A cura di redazione

Giorgio Rastelli, scultore con Loris Zanrei CEO di Magnolia Arte e collezionista

Un’opera storicizzata dello scultore piacentino Giorgio Rastelli e’ stata ritrovata nei mesi scorsi da Loris Zanrei, CEO di Magnolia Arte e collezionista. L’opera, datata 1974, e dal titolo “Figura di donna” era nell’abitazione di privati che hanno gentilmente permesso l’acquisto allo stesso Zanrei per poter procedere al restauro dell’opera, eseguita direttamente dal maestro e presentata al pubblico in questi giorni. 

Lo scultore Giorgio Rastelli 

Giorgio Rastelli è un noto scultore italiano le cui opere sono state esposte in mostre personali e collettive a livello internazionale. Lavorando il legno, Rastelli crea sculture figurative su larga scala che poi dipinge in acrilici brillanti. Il suo lavoro esplora il movimento della forma femminile e ogni pezzo mostra una grande abilità tecnica dando vita a emozioni vive. 

Giorgio Rastelli nasce a Milano nel 1940. Frequenta Brera ed altre scuole d’arte. Dal 1964 espone in varie gallerie italiane ed estere. Dopo una iniziale ricerca tra il formale e l’informale, Rastelli approda con l’uso del legno a nuove soluzioni figurative, protagonista la figura femminile. Nel 1978, per il Centro Scolastico di Pantagliate (Milano), realizza il “Giardino Incantato” e nel ’79 installa una scultura-gioco il “Rinoceronte” studiata per il Comune di Reggio Emilia. Nel 1985 Rastelli incomincia a inserire il colore sulle sculture per sottolineare la dinamicità. Nel 1992 studia e realizza il mosaico “Tuffatrice” per la piscina interna al palazzo seicentesco “Villa Albera” (Crema). Nel 1997 inserisce nella collezione Geo Camponovo (Chiasso) un’importante installazione “Donne nel cielo”. Nel ’99 sperimenta l’utilizzo del bronzo policromo per una fontana-scultura studiata per una piazza di Follonica. Nel 2001 Rastelli realizza la sua più grande opera scultorea, la “Balena”, per il Museo Geologico di Castell’ Arquato. Grande mostra personale, nel 2002, nelle scuderie leonardesche del Castello di Vigevano, organizzata dal Comune. Nel 2003 installazione “Cenerentola” per il Museo della Calzatura al Castello di Vigevano, inoltre viene scelto come artista rappresentativo dell’idea di energia per l’esposizione “International Energy Forum” a Rimini dove un’onda blu, lunga 42 metri, diventa lo sfondo narrante del movimento delle sculture. Il Comune di Cesena lo invita nel 2004 per la mostra personale nella Galleria d’arte Ex-Pescheria, dove il tema dell’acqua diventa protagonista. Nel 2005 mostra itinerante nei Palazzi Storici del Borgo medioevale di Castell’Arquato. Nel 2008 alla Fondazione San Domenico a Crema espone sculture legate al balletto e al circo immaginario nel bellissimo chiostro trecentesco. Nel 2010 realizza a Milano una vetrata con la tecnica legata a piombo. Nel 2011 dopo la mostra al Centro Porsche Milano, con i pannelli dipinti delle macchine che corrono, le sculture sono esposte al Teatro Aster Dome di Kiev. Nel 2012 è invitato alla mostra “sMobili-tazioni d’arte” curata da Gilberto Grilli e voluta da Demura nel Palazzo Bossi Clerici a Milano. A Bari nel 2013 a Palazzo Murat partecipa alla mostra Tra Arte e Design. Per tre anni è presente alle rassegne di Bocconi Art Gallery. Nel 2015 viene installata la scultura in bronzo dipinto “Ginnasta” in Piazzetta Barcella a Mestre. Nel 2016 personale a Torino, Galleria Old Art & Design, presentazione di Ugo Nespolo. Le sue opere sono presenti al Museo della fotografia di Hannover, al Museo di Crema e al Museo del Castello di Zavattarello. Nel 2020 mostra Movements al Museo MAT di San Severo e Apart,Torino. Nel 2021 Human Generation, esposizione Strada Sotterranea, Castello di Vigevano e XIII edizione di Florence Biennale. Nel 2022 con la Galleria G72 la mostra “C’era una volta a Bergamo”.  Le sue opere sono presenti al Museo della fotografia di Hannover, al Museo di Crema, al Museo Geologico di Castell’Arquato e al Museo del Castello di Zavattarello. Vive e lavora nella campagna piacentina.

L’opera ritrovata del 1974 “Figura di donna” di Giorgio Rastelli – misura 73 x 50 cm – legno e acrilici 

Loris Zanrei sul recupero dell’opera dello scultore piacentino: . “È stato un onore giocare un ruolo nel recuperare un’opera d’arte del maestro Giorgio Rastelli, di cui sono collezionista e amico. Possiedo già un’opera di Rastelli e non ho fatto fatica a riconoscerne lo stile e il valore appena mi sono imbattuto nella scultura. Il condition report dell’opera era un po’ discutibile a causa del tempo e della cattiva conservazione ma con l’intervento di restauro del maestro e’ ritornata nello splendido stato originale. Ora andrà arricchire la mia collezione privata ma resterà a disposizione dell’archivio e del maestro in caso di nuove mostre ed esposizioni in Italia o all’estero.”

Giorgio Rastelli: “Sono molto felice di aver ritrovato, per merito dell’amico Loris Zanrei, un’opera del mio passato artistico. La voglia di uscire dal riquadro, l’inizio dell’uso del legno, i colori vivi e puliti sono l’origine del mio percorso con questo materiale. Il legno mi ha accompagnato e dato l’opportunità di poter giocare con la mia fantasia, di creare sculture, figure umane, animali, oggetti a grandezza naturale. Spero di poter organizzare una mostra antologica e, sicuramente, quest’opera del ’74 verrà esposta perché significativa del passaggio dall’Arcaismo geometrico, inspirato ai miei viaggi nel deserto, al mio bisogno di celebrare l’immagine femminile.”